Foto di Gianluca Paffarini Foto di Gianluca Paffarini Foto di Gianluca Paffarini

Biografia di Gianluca Paffarini

Mi chiamo Gianluca Paffarini, sono nato il 2 novembre 1985 ad Assisi (PG), figlio di Giancarlo e Graziella. Fin da bambino ho sentito il bisogno di esprimere la mia creatività: tutto è iniziato con i mattoncini LEGO, un gioco che ha appassionato generazioni e che, nel mio caso, è stato il primo mezzo attraverso cui dare forma al mio mondo interiore. Nel biennio tra il 2001 e il 2002 ho scoperto quella che sarebbe diventata la mia più grande vocazione: la poesia. Ricordo perfettamente quel momento, chiuso nella mia stanza, osservando la neve che scendeva lenta fuori dalla finestra. Fu quella scena, così semplice e pura, a ispirare i miei primi versi. All’inizio scrivevo solo per me stesso, con una certa timidezza. Esprimevo le emozioni che provavo per le prime cotte adolescenziali, ma anche per tutto ciò che mi circondava: la luna, il sole, il mare, il cielo, le stelle, gli amici, i genitori. Ogni elemento del mio mondo diventava poesia.

Col tempo, dopo il diploma, è arrivata anche la mia prima pubblicazione: un piccolo passo che ha segnato l’inizio ufficiale di un percorso già tracciato nel cuore. Ma la poesia non mi bastava più. Così ho iniziato ad esplorare altre forme d’arte e comunicazione. La fotografia è stata la mia seconda passione, un’eredità raccolta da mio padre. Poi è arrivata la musica: ho sperimentato con diversi gruppi, fino a trovare stabilità dando voce alle mie poesie attraverso la composizione musicale. A 23 anni, sentendo maturare in me un forte senso civico, ho scelto di impegnarmi anche in politica, affrontando questo ambito con serietà e dedizione, sempre con l’obiettivo di dare il massimo.

Oggi continuo a coltivare i miei sogni. Uno tra i più grandi è aprire una piccola casa editrice, un luogo in cui dare spazio e voce ad altri autori. Ma oltre ai progetti personali, quello che davvero dà senso alla mia vita sono le persone straordinarie che ho accanto: amici sinceri, collaboratori appassionati, e la mia famiglia. È a loro che dedico una delle mie frasi più care: "La vita è una poesia da scrivere su un foglio bianco, e foglio dopo foglio riempiremo la nostra vita." Credo che ogni pagina della nostra vita, anche quelle più difficili, sia parte di un percorso di crescita. Ogni giorno è un'opportunità per voltare pagina, per scrivere un nuovo capitolo, per costruire qualcosa di autentico. Spesso mi descrivono come un "treno in corsa": una persona determinata, piena di sogni, di idee, di desideri da realizzare. E forse è vero. Ma sono anche un sognatore consapevole, un bambino cresciuto che non ha mai perso la voglia di vivere ogni giorno con intensità, anche quando la vita si fa dura.

Dopo anni di poesia, ho sentito l’esigenza di confrontarmi con una nuova forma narrativa. Così è nato il mio primo romanzo, "Il coraggio degli eterni secondi", un'opera che affronta temi per me molto importanti, come il bullismo, la solitudine e il passaggio all’età adulta. Il romanzo ripercorre, attraverso flashback e ricordi, la mia adolescenza, raccontata in forma intima e confidenziale come se mi stessi aprendo con un fratello mai avuto — quel diario a cui affidavo le mie prime poesie, le mie paure, le mie speranze. Ora, a quarant’anni, mi ritrovo padre di un ragazzo adolescente che, in molti aspetti, sembra rivivere ciò che ho vissuto io. È uno specchio che mi invita a rileggere la mia storia con occhi nuovi e ancora più profondi.

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